Ha ancora senso la poesia?
Se lo chiedeva Montale e ce lo chiediamo tutti, almeno una volta nella vita. Non solo quando da bambini la si deve imparare a memoria (malvolentieri), ma anche quando da adulti la si ascolta o la si scrive ( per scelta). E allora eccoci qua, a sentirla dal vivo e a vederla protagonista. Perchè se da sempre la poesia è dentro di noi, anche quando non lo sappiamo, poche sono le occasioni in cui ci fermiamo a parlare di lei. Questa è una di quelle, e insieme al poeta Paolo Lanaro possiamo provare ad entrare in quelle segrete stanze dell’arte poetica, un’arte in cui si dicono cose che molti pensano ma non sanno esprimere, e che il poeta riesce. Non lasciatevela scappare.
Giovedì 15 marzo alle 17.00, aula magna del liceo Pigafetta.
Paolo Lanaro è nato a Schio e vive a Vicenza. Ha pubblicato in versi: L’anno del secco (1981), Il lavoro della malinconia (1989), Luce del pomeriggio e altre poesie (1997), Giorni abitati (2002), Diario con la lampada accesa (2005), Poesie dalla scala C (2011). Ha curato l’antologia Forme del mistico (1988) e nel 2007 ha dato alle stampe In tondo e in corsivo, un’antologia di saggi e interventi critici su scrittori veneti del ‘900.