RECENSIONI: LA PRIMA CLASSIFICATA

Arlene Zordan 5 BT, IIS “BOSCARDIN” – VICENZA

Alessandro D’Avenia, Ciò che inferno non è

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DI QUA L’INFERNO È PIENO

Ciò che inferno non è” è il terzo libro di Alessandro D’Avenia. Pubblicato nel 2014, è un romanzo che racconta la mafia ma soprattutto il coraggio di coloro che hanno dato la vita per combattere l’inferno che si propaga di casa in casa, di strada in strada quando l’essere umano diventa schiavo della violenza e del potere.

La storia nasce dall’incontro con padre Pino Puglisi, professore di Religione nel liceo di Palermo frequentato da D’Avenia.

Il protagonista è Federico, un diciassettenne tanto innamorato di parole e letteratura quanto pieno di domande, che decide di investire l’estate del 1993 (anno di morte di padre Puglisi) aiutando don Pino con i bambini del quartiere di Brancaccio, il più malfamato di Palermo. Qui mafia, violenza e paura regnano sovrane e i più piccoli crescono rubando e facendo a botte, senza nessun modello positivo da seguire.

Una persona che li può salvare però c’è: don Pino li accoglie nel campo da calcio dietro la chiesa, li fa giocare, insegna loro le regole, li fa riflettere. Don Pino dona loro tutto l’amore di cui hanno bisogno, il suo è un amore senza alcun limite, tale da riservare un sorriso persino ai suoi assassini, un sorriso di perdono che per anni tormenterà i loro cuori macchiati dal male.

Il lettore si ritrova immerso nella vicenda anche grazie ai termini dialettali, utilizzati con cura perché non venga compromessa la comprensione dei dialoghi, chiari ma mai scontati.

L’intensità che permea il romanzo offre diversi spunti di riflessione e costringe ad aprire gli occhi su realtà che spesso sembrano lontane o che ci sforziamo di ignorare perché sentiamo che non ci riguardano. Ci aiuta a maturare la consapevolezza che “l’inferno esiste ed è pieno. Non è al di là, ma al di qua, con mappe e indirizzi.”

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