Non c’è niente che abbia senso, è tanto tempo che lo so. Perciò non vale la pena far niente, lo vedo solo adesso.
Pierre Anthon lasciò la scuola il giorno in cui scoprì che non valeva la pena far niente, dato che niente aveva senso.
Noi restammo.
E anche se i professori si affrettarono a far sparire ogni traccia di lui, dalla classe come dalla nostra testa, un po’ di Pierre Anthon restò comunque in noi. Fu per questo, forse, che le cose andarono come andarono.
(Janne Teller, Niente, Feltrinelli, Milano 2014 [ed. orig 2000])