recensione a cura di Mattia Liberale, 3BME Itis “Alessandro Rossi”
2° classificato al concorso “La lettura nutre il corpo e la mente”
Nel Continente Occidentale di Westeros, dopo la morte del Primo Cavaliere Jon Arryn, re Robert Baratheon nomina Eddard Stark, signore di Grande Inverno, suo nuovo Primo Cavaliere. Dopo un tragico evento,i Sette Regni dell’Occidente cadranno nel conflitto per la conquista del Trono di Spade, stringendo alleanze e svilupppando strani intrighi.
Intanto nel nord di Westeros, alla Barriera, i Guardiani della Notte, una confraternita che ha lo scopo di proteggere l’immenso muro di ghiaccio che divide le terre dell’Ovest dalla terra dei Bruti, deve fronteggiare le minacce di creature spaventose che non si vedevano da centinaia di anni, detti Estranei.
Nel Continente Orientale di Essos, invece, Viserys Targaryen, caduto in disgrazia dopo la fine del regno dei Targaryen, dona in sposa la sorella Daenerys al guerriero nomade dothraki Khal Drogo per avere in cambio un esercito da permettergli di riconquistare il trono che era appartenuto alla sua casata per circa tre secoli.
COMMENTO E RIFLESSIONE
Questa saga presenta diverse sfaccettature che sono degne di un’analisi:
– SFONDO STORICO
Lo sfondo storico su cui si basano gli avvenimenti è molto forte e percepibile chiaramente in alcune parti dei romanzi, facendoli sembrare, nonostante il genere, molto verosimili sotto certi aspetti.
La vicenda, secondo alcune fonti, prende spunto almeno in parte dalla Guerra delle Due Rose, scontro durato circa trent’anni combattuto nel territorio inglese da due delle principali casate dell’isola, gli York ed i Lancaster, subito dopo la Guerra dei Cent’anni (ed infatti nei romanzi due delle grandi famiglie si chiamano Stark e Lannister). I vari elementi della storia rispecchianoorganizzazioni sociali di quel periodo edei secoli antecedenti: la divisione del territorio in regni, sottomessi al re, rispecchiano l’antico sistema feudale; le città libere a Essos fanno riferimento ai Comuni italiani, in conflitto tra loro; i vari culti rappresentano lo scisma d’Occidente ed i disordini religiosi.
Anche alcuni personaggihanno un fondamento storico, in quanto nati da alcune figure molto conosciute, come ad esempio Daenerys Targaryen, chederiva da Cleopatra, regina d’Egitto nell’antichità, oppure Robert Baratheon, corrispondente ad Edward IV, che si scontrò con la famiglia Lancaster durante la Guerra delle Due Rose.
Molti altri luoghi, avvenimenti ed usanze sono frutto di un attento studio della Storia del passato.
– CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI
Uno degli elementi caratteristici di questi romanzi è la mancanza della “fortuna” nelle sorti dei vari personaggi: i protagonisti “buoni”, pur essendo tali, non sono liberi dal dolore e dalla sofferenza e sono spesso soggetti ad eventi spiacevoli, perdendo alle volte la vita stessa.Questa caratteristica crea una tensione costante nel lettore, che capisce che nessuna delle figure narrate è davvero al sicuro e, di conseguenza, tutto può accadere, rimanendo così costantemente attento a ciò che è scritto (fatto non poco rilevante, considerando la notevole lunghezza dei romanzi, dalle 800 alle 1200 pagine ciascuno, che potrebbero risultare pesanti se mal gestite).
La costruzione dei personaggi è ben congegnata: non si riscontra infatti una semplice distinzione tra “positivo” e “negativo”, ma ogni singola figura ha una psicologia complessa determinata da lati più o meno oscuri, avvicinandola maggiormente alla vera sembianza umana. Ci possono essere quindi personaggi presi dal dubbio, dai rimorsi, dalle decisioni avventate, talvolta anche crudeli, nonostante magari fino a poco tempo prima fossero clementi, sicuri e pacifici.La mentalità di ogni singolo individuo è in continuo sviluppo e sensibile a ciò che lo circonda, plasmando pensieri e sentimenti ad un ritmo concreto e realistico.
– STRUTTURA E SVILUPPO
La scelta dell’autore di rappresentare un’opera fantasy sotto una luce differente dalle solite avventure poco verosimili è una variante degna di apprezzamento, che la rende a suo modo unica.
L’elemento fantasy è ben gestito e raffigurato attraverso arti oscure, draghi e misteri, pur evitando di raggiungere forzature o scenari eccessivamente “fantasiosi”. Tutte le creature sovrannaturali create sono studiate con precisione, come ad esempio i Whitewalkers (Estranei nella traduzione italiana), che sono tutte le persone morte a nord della Barriera e i cui corpi, secondo le leggende, si risvegliano come non-morti, risultando praticamente invincibili.
Il cambio di punto di vista in ogni capitolo amplifica il desiderio di sapere cosa succede agli altri, oltre al risultato di venire a conoscenza di più fatti, a volte paralleli tra loro ed altre totalmente distanti, conferendo una visione più ampia di ciò che accade.
Esistono più lingue nella vicenda, che rendono la caratterizzazione dei territori molto suggestiva: la lingua dei Sette Regni (corrispondente al comune inglese), il Valyriano (ovvero una lingua parlata nelle città di Essos, influenzata poi dai vari dialetti) ed infine il Dothraki (parlato dall’omonimo popolo nomade e selvaggio).
La qualità fondamentale di questo insieme di opere è il fatto che, leggendo, ogni persona figura nel suo immaginario chi meriterebbe di sedere sul Trono di Spade, basandosi sulle leggi dell’ereditarietà, sulla giustizia o sul proprio gusto. Il lettore stesso tende così a partecipare al “gioco del trono”, immaginando alleanze, rivalità, sviluppi e reti misteriose che condurranno il proprio “favorito” al potere. Questo è ciò che davvero stupisce: questi romanzi sono capaci di coinvolgere ad un punto tale da far sentire il lettore parte integrante della vicenda. E’ capace di far emozionare, di sconvolgere e di strabiliare in maniera eccezionale. E’ sicuramente una di quelle opere che rimangono impresse nella mente per lungo tempo.
In conclusione, i vari elementi descritti precedentemente rendono l’opera unica nel suo genere e di sicuro una lettura che, grazie ai suoi contenuti ed alla forma equilibrata ed intrigante, concilia l’utile al dilettevole.
Aggiungendo una breve opinione, puramente personale, posso affermare di aver apprezzato la maestria nel rendere “animati” dei personaggi descritti su carta, facendoli sembrare quasi veri e propri esseri viventi, capaci di intendere e di volere. Ho gradito lo sfondo storico e la complessità della vicenda, intessuta con fili di sospetto ed intrigo, tali da creare intrecci notevoli e magnifici. La dote dello scrittore è tale da far sembrare che il libro respiri quasi, come se vivesse e travolgesse il lettore. La tragicità dei fatti e la mancanza di quella banale fortuna che capita sempre ai “buoni” permette che la vicenda risulti più veritiera, abbandonando la banalità e la prevedibilità. Questa storia mi ha fatto sognare e viaggiare in un mondo lontano, diverso da quello in cui viviamo eppure molto simile ad esso sotto certi aspetti. Ho odiato, ho amato, mi sono emozionato ed ho provato dolore. Un turbinio di emozioni contrastanti mi ha avvolto, facendomi volteggiare secondo una spirale dolce-amara di gioie e tristezze, attraverso destini legati tra loro e saldati dall’inesorabile scorrere del tempo. Ho scoperto passioni proibite, tradimenti, tradizioni, fedi, giuramenti e molti altre ottiche per scrutare il mondo sotto una luce differente di cui prima non mi capacitavo. Provo orgoglio per quello che ho potuto sperimentare nella mia mente grazie a questi testi e sono felice di essermi approcciato ad esso, nonostante un primo timore.
Una saga davvero eccellente, degna della fama riconosciuta e guadagnata.
Chi siederà sul Trono e chi invece perirà nel tentativo di salire lungo l’immensa e ripida scala del Potere?