libri di scuola – elio vittorini, il garofano rosso

Avviamo una nuova rubrica del nostro sito, per richiamare e proporre storie che fanno riferimento più o meno direttamente al mondo della scuola. La bibliografia a riguardo è pressoché infinita nello spazio e nel tempo, tanto l’esperienza della scuola è in qualche modo radicata in tutte le culture. Nella scelte ci faremo guidare da suggestioni, rassegne specializzate, incontri casuali, senza un ordine prestabilito, con il gusto del ricordo e della scoperta, il piacere della scuola e della lettura . Cominciamo con un classico italiano del ‘900. 

garofano rossovittorini

Aspettavamo la campana del secondo orario, tra undici e mezzogiorno, pigramente raccolti, sbadigliando, intorno ai tavolini del caffè Pascoli & Giglio, ch’era il caffè nostro, del Ginnasio-Liceo, sull’angolo di quella strada, anch’essa nostra, con la via principale della città, dai borghesi detta Corso e da noi Parasanghea.

I più fortunati mandavano giù l’una dietro l’altra granite di mandorla, la più buona cosa da mandar giù ch’io ricordi della mia infanzia; e c’era la tenda rosso marrone che bruciava di sole come un sospeso velo di sabbia sopra i tavolini. C’erano discorsi di grandi parole, di grandi speranze, e c’erano i pettegolezzi scolari sulle medie, i temi in classe, i professori e i compagni sgobboni.

(Elio Vittorini, Il garofano rosso, Mondadori, Milano 1973 – ed. orig 1948)

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