recensione a cura di Alberto Cestonaro, 5^BMM, Itis “Alessandro Rossi”
Sette brevi lezioni di fisica è un libro pubblicato nell’ottobre 2014 da Adelphi e scritto da Carlo Rovelli, fisico italiano che ha lavorato in importanti centri di ricerca italiani, statunitensi e francesi. Nato a Verona il 3 maggio 1956 è noto principalmente per i suoi studi nell’ambito della gravità quantistica (è considerato uno dei fondatori della gravità quantistica a loop). Autore di oltre 200 articoli pubblicati sulle maggiori riviste internazionali, si è occupato anche di storia e filosofia della scienza e della nascita del pensiero scientifico. Ha pubblicato, fra l’altro, “Che cos’è la scienza. La Rivoluzione di Anassimandro” (2011) e “La realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose” (2014). Il libro, come sottolineato dall’autore nella prefazione, è rivolto ad un ampio pubblico, a chi non si è mai interessato o non conosce la scienza moderna. È diviso in sette capitoli, ognuno dei quali tratta un argomento specifico in modo più semplificato possibile e con un linguaggio comprensibile a tutti; si sa, la fisica è una materia complessa e non risulta simpatica a molti. Nel libro, però, i concetti perdono il loro aspetto puramente formale, teorico e, grazie anche ad esempi pratici di vita quotidiana, vengono presentati in modo più leggero e interessante. L’autore, infatti, più che insegnare, vuole stimolare la curiosità del lettore. In sole 88 pagine viene ripercorsa la storia del Novecento, periodo importantissimo di rivoluzione in ambito fisico e scientifico, e si incontrano i grandi fisici di quell’epoca che tutti hanno almeno sentito nominare. Einstein dice niente? In questo viaggio che l’autore vuole far compiere vengono presentate tutte le teorie più importanti, di certo ben note ad ogni fisico che si rispetti: la relatività, la meccanica quantistica, le particelle elementari, la probabilità, il tempo, i buchi neri e le teorie sul cosmo.Cose alle quali non sapevamo dare una spiegazione trovano una soluzione, altre che davamo erroneamente per scontate vengono smentite, il tutto grazie alla scienza. La scienza ci mostra come comprendere meglio il mondo ma, allo stesso tempo, quanto ci sia ancora da scoprire e quanto sia limitato ciò che sappiamo. Moltissimi quesiti rimangono per ora sospesi, altri sono studiati da decine di anni senza risultati, parecchi sono formulati su base probabilistica; a volte si trova una soluzione, ma non si sa nemmeno perché questa sia verificata. Questo dimostra quanto sia complesso questo mondo e quanto sia difficile comprenderlo. Senza il metodo scientifico, che è parte integrante della cultura moderna, molte cose che al giorno d’oggi si danno per scontate non sarebbero state scoperte o non avrebbero trovato spiegazione. Il ruolo della scienza, in particolare, viene affrontato nell’ultimo capitolo dove l’autore si concentra sugli uomini e da fisico diventa quasi filosofo, analizzando la realtà umana e mostrando come questa sia parte dello spazio e dell’intero universo dove tutto è concatenato e nulla è a sè stante. Quindi, a chiunque voglia capire cosa ci sia dietro le apparenze, le credenze, o voglia solo comprendere cosa sia la fisica moderna, è consigliata la lettura del libro presentato; poca fatica costa, data la rapidità con cui può essere letto. Senza dubbio sarà uno stimolo alla curiosità e, magari, un’opportunità per una diversa visione di alcuni aspetti della vita quotidiana; e se così non dovesse essere, ci si sarà almeno fatti un po’ di cultura in materia di fisica dell’ultimo secolo, cosa che di certo non fa mai male.