Teatro Astra, 23 aprile “Per un pugno di libri”
Semifinale stellare di “Per un pugno di libri”. Quadri e Pigafetta in finale
Bisognava esserci stamattina all’Astra di Vicenza, alla semifinale di “Per un pugno di libri”, per capire quanto bello, coinvolgente e giocoso può essere un libro. Per immaginare che impatto salutare potrà avere sulla nostra città il forum della lettura.
Già un’ora prima dell’inizio della gara le prime avvisaglie, quando sbarcavano dall’autobus i ragazzi del “Pertile” di Asiago, una classe di concorrenti e un’altra di tifosi scesi dall’altipiano per cimentarsi con i compagni di Vicenza attorno al “loro” e nostro Rigoni Stern. Cantavano e ridevano, per nulla stanchi del viaggio.
Mano a mano la sala si è riempita, e alle dieci le sei classi in rappresentanza delle scuole Pertile, Quadri, Rossi, Pigafetta, Lioy e Piovene, erano schierate in ordine di battaglia per sfidarsi sulla conoscenza de “Le stagioni di Giacomo”.
Ancor più tesi e concentrati gli insegnanti accompagnatori, che hanno trovato modo di rendersi utili in vari modi: la giuria, la compilazione del tabellone, il controllo (sostanzialmente superfluo, vista la correttezza dei ragazzi) della regolarità della gara.
Brillante e simpatetica è stata la conduzione del giornalista e scrittore Stefano Ferrio, preziosi e intensi i saluti diAlessandra Moretti, assessore all’istruzione del Comune di Vicenza e del dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Venturella.
Il desiderio di prevalere, il divertimento nel partecipare, la vivacità di ragazzi e prof non sono mai venuti meno nelle quasi due ore di gara, incerta dall’inizio alla fine, e che ha visto prevalere, al primo e secondo posto, i licei “Quadri” e “Pigafetta”: la 2CSC dello scientifico e la 2A tradizionale del classico hanno così acquisito l’accesso alla finalissima, che verrà disputata in occasione del Forum del libro, il 27 ottobre 2012.
Se queste sono le premesse, da qui ad ottobre ne vedremo delle belle.
Morale della favola: crediamo di più nei libri e negli studenti. Gli uni e gli altri non cessando di stupire e hanno ancora molto da dare.
Roberto Monicchia